top of page
Post in evidenza

Intervista: Aurora Fiorenza (Giornalista radiofonica, conduce ‘Ditelo a RGS’)


1) Il giornalismo, era tra i tuoi sogni e le tue passioni adolescenziali? Quali sono state le tappe principali della tua carriera?

“Ho deciso di fare la giornalista all’età di 9 anni. Tutto cominciò alle scuole elementari. Frequentai un corso che permetteva ai bambini di fare dei programmi radiofonici. La radio che ci ospitava era “Spazio Noi Circuito Marconi” e leggevamo in diretta delle notizie curiose e simpatiche. Ma non solo. Raccontavamo anche le storie di Giufà. E fu così che mi innamorai del giornalismo. La tappa principale della mia carriera è stata sicuramente l’approdo al Giornale di Sicilia. È un luogo pieno di fascino caratterizzato da molti professionisti che ogni giorno mi insegnano qualcosa. Sono fiera e onorata di lavorare per questo quotidiano”

2) Ci sono delle differenze tra il giornalista radiofonico, televisivo o a mezzo stampa? In cosa si differenzia?

“Sì, ci sono delle differenze. Il giornalismo radiofonico deve essere immediato, efficace e necessita di una buona capacità di improvvisazione. L’immediatezza è anche una caratteristica del giornalismo televisivo che deve essere, inoltre, breve e completo. Ad esempio un servizio televisivo per un tg, non può durare più di due minuti, quindi, bisogna raccontare tutto senza tralasciare nulla in pochissimo tempo. La difficoltà e la bravura sta proprio in questo. Il giornalismo cartaceo, invece, permette di raccontare al lettore qualcosa in più: un particolare, un dettaglio”

3) I notiziari spesso sono brevi,di pochi minuti o anche "flash".In nome della completezza e correttezza dell'informazione, c’è il timore di tralasciare qualcosa?

“Il timore c’è. Ma non si deve mai tralasciare qualcosa. Come dicevo prima, il giornalismo televisivo deve essere immediato e spesso breve ma non per questo meno completo o corretto rispetto a quello cartaceo. Riassumere una notizia in poche righe, è sicuramente difficile ma è il nostro lavoro. E poi come mi disse una volta un collega più anziano di me “se ti chiedo di riassumermi la Divina Commedia in tre righe, devi saperlo fare”

4) Nella tua professione, cosa conta maggiormente?personalità? Competenza tecnica? Capacità di improvvisazione?

“Conta saper riconoscere una notizia, saperla raccontare. Conta scendere in strada, dare voce a chi spesso non ne ha. Conta indagare, verificare e non fermarsi alla prima cosa che ci raccontano. Poi tutto il resto si impara sul campo, piano piano. Le porte chiuse in faccia, i rimproveri dei capi, le passeggiate in giro per la città, i racconti della gente, gli errori commessi per ingenuità, soprattutto all’inizio, costruiscono la personalità e la competenza tecnica”

5) ‘Ditelo a RGS’ è un programma al servizio del cittadino. Tra le segnalazioni che vi arrivano, ce ne sono alcune più ricorrenti di altre? Quali casi più ‘spinosi’ siete riusciti a risolvere?

“Le segnalazioni più ricorrenti sono legate al degrado che caratterizza alcune zone di Palermo. Nella nostra classifica di segnalazioni, che si chiama “Voci dalla Città” e che può essere letta tutti i giorni sulle pagine del Giornale di Sicilia, al primo posto ad esempio, ci sono gli sms relativi ai rifiuti: mancanza di raccolta e discariche a cielo aperto. La segnalazione più bella che poi abbiamo “risolto” nel migliore dei modi è quella sulla maxi discarica storica che si formava periodicamente in piazza Sant’Anna al Capo, alle spalle della Cattedrale. Rifiuti che adesso non esistono più poiché i residenti e i commercianti del quartiere hanno dato vita a un meraviglioso giardino. Dove prima c’erano elettrodomestici colmi di ruggine, pezzi di arredamento, carcasse di automobili, adesso ci sono panchine, fiori, alberi di agrumi e presto so che arriveranno anche le giostre per i bambini”.

6) C’è qualche giornalista che ammiri particolarmente o a cui ti ispiri?

“Sono molto affascinata da Oriana Fallaci. Mi piace anche il garbo che hanno Cristina Parodi e Alberto Bilà, quando “entrano” nelle case degli italiani. In realtà, però, non mi ispiro a nessuno. Cerco di svolgere il mio lavoro nel migliore dei modi”.

7) Secondo te la categoria del giornalista è abbastanza tutelata o ci sono delle criticità?. Se si, in cosa è necessario intervenire per migliorare la situazione?

“Le criticità ci sono. Una è che non c’è sempre equilibrio nel rapporto qualità del lavoro/retribuzione. La ricerca di una notizia può richiedere anche giorni di telefonate, contatti e incontri; i compensi spesso non bastano per coprire le spese”.

8) Quali sono i tuoi progetti imminenti e futuri?

“Cercare sempre storie da raccontare”


Post recenti
Archivio
Seguici
  • Facebook Basic Square
  • Twitter Basic Square
  • Google+ Basic Square
bottom of page