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INTERVISTA: Burlesque una forma d'arte a tutti gli effetti, miscela tra teatro e danza, viene p


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Negli ultimi anni il Burlesque è ritornato all’attenzione non solo con film, e spettacoli ma anche con l’ aperture di scuole che lo insegnano. Ma prima di tutto, cos’è esattamente il Burlesque?

Il Burlesque è una miscela esatta di teatro e danza, ed è proprio in questa combinazione la sua straordinaria magia. Non sei solo una ballerina se fai Burlesque, ma qualcosa di più, qualcosa di "altro" da te, interpreti un personaggio, o meglio tiri fuori quell'altra te che non hai mai avuto il coraggio di essere, forse di accettare, persino di vedere, ma che è sempre stata lì, sepolta in un angolo sconosciuto di te.

Negli ultimi anni il Burlesque è ritornato in auge, è vero e anche a Palermo questa cosa si percepisce chiaramente. L'apertura di diversi corsi di Burlesque inoltre ha facilitato l’avvicinamento di diverse tipologie di donne a questa arte. Incuriosisce certamente, affascina, ma soprattutto invoglia e attrae ragazze in cerca della propria autostima.

A differenza di ciò che si pensa infatti, sono proprio le ragazze più insicure, con la voglia di riscoprire la propria capacità seduttiva e la propria femminilità, le allieve più numerose dei corsi di Burlesque. Le mie allieve per esempio sono tutte ragazze assolutamente non sfrontate, per lo più timidissime.

Cosa ti ha fatto avvicinare al mondo del Burlesque?

Ho sempre studiato danza, provengo da un lungo percorso di studi all'accademia di Danze Orientali e quindi mi esibivo già in un'arte affascinante e seducente quale la comunemente detta Danza del Ventre, parallelamente coltivavo da sempre l'amore per il cinema e il teatro, soprattutto quello vintage, laureandomi peraltro in Discipline dell'Arte, della Musica e dello Spettacolo dove ho potuto anche studiare quelle che erano le mie passioni.

In questa fusione di Arte, Musica, Cinema e Teatro si può rintracciare l'origine della mia passione per il Burlesque.

Diceva Sabrina Impacciatore, interprete del film <Pane e Burlesque>, che non serve essere una bomba sexy per fare il burlesque e che, anzi, ciò che conta è avere fiducia in se stesse e non mettersi da parte. Sei d’accordo?

No. Non sono del tutto d'accordo...! Nel senso che... La fiducia in se stessa premia ma purtroppo non basta! Quello è un film e la realtà è tutta un'altra cosa. Io credo che per fare la burlesquer e fare di questo la tua carriera (o puntare addirittura al successo) le doti di natura un minimo contino. Le doti di natura intese non semplicemente come oggettiva bellezza, ma come quel qualcosa in più. Che sia anche fascino o sensualità. Poi esistono le eccezioni. Ho visto Burlesquer famosissime che non hanno nulla di tutto ciò in effetti. Le eccezioni esistono come in tutto... ma restano eccezioni.

Come è cambiata la percezione del pubblico nei confronti degli show di burlesque?

Il Burlesque fino a pochi anni fa era visto, soprattutto in Sicilia, al pari di uno spogliarello da night club. Molte delle colpe sono da attribuire a spogliarelliste e cubiste varie, le quali, per accaparrarsi un ingaggio in più, si improvvisano burlesquer con la semplice sostituzione del costume di scena con corpetto, guanti e paillettes.

Chiaramente non basta l’abito a fare di una cubista, un’artista del Burlesque.

Il pubblico più raffinato, quello che distingue il vero Burlesque da tutte queste grottesche imitazioni, per fortuna coglie la differenza. Comprende che il Burlesque è una forma d'arte a tutti gli effetti, non uno spogliarello e non confonde noi professioniste con queste interpreti improvvisate. Questo mi fa lavorare con più piacere, con la speranza che prima o poi al Burlesque venga riconosciuta la serietà che merita e che ad oggi viene riservata alle altre arti. Nessuno si sognerebbe mai infatti di improvvisarsi attore, ballerino di danza classica e così via. Nel Burlesque purtroppo troppo spesso succede, sminuendo la dignità di quest’arte e sconoscendo tutte le competenze che richiede uno spettacolo di Burlesque.

Sei conosciuta con lo pseudonimo di Satine Monroe, da dove nasce l’idea?

Satine è la protagonista del film Moulin Rouge, un’icona di raffinatezza a cui guardo nelle mie esibizioni, soprattutto legate al Burlesque Francese. Monroe è chiaramente in onore alla meravigliosa Marilyn, che adoro da quando ero poco più che bambina e che è la mia musa ispiratrice da tutta una vita. Lei è il modello fisico di riferimento, una donna vera, formosa, con un fascino ormai d’altri tempi in un’epoca di donne fintissime e di esagerata magrezza. L’icona del cinema hollywoodiano degli anni ’50, gli anni per me più belli, che rivivono spesso nei miei spettacoli. Entrambe, insieme, rappresentano il mio concetto di Burlesque.

Il burlesque rispecchia la personalità di chi lo interpreta…i tuoi numeri cosa dicono di te?

Il mio Burlesque dice molto di me. Adoro quest’arte proprio perché posso rivelare me stessa meglio di come potrei fare a parole. Di me si comprende subito che amo quello che faccio, che indubbiamente adoro stare al centro dell’attenzione e che ho un carattere forte ed eccentrico. Questo si deduce dai miei show e dalle mie scelte nell’abbigliamento, ricercate e originali, studiatissime nei particolari.

Si comprende sicuramente che mi diverto moltissimo durante uno spettacolo e quindi mi auguro venga fuori il mio carattere allegro e scherzoso. Sono davvero come mi si vede, una donna sicura di se proprio perché non si prende troppo sul serio. Una donna che grazie al Burlesque a imparato ad amarsi così com’è e a mostrarlo agli altri, che ama ridere e giocare perché la vita deve essere vissuta come un gioco.

Quali sono secondo te, se ce ne sono, i pregiudizi che vengono comunemente legati al Burlesque?

I pregiudizi sono quelli accennati prima, ovvero che per fare Burlesque sia sufficiente spogliarsi e che una burlesquer corrisponda a una spogliarellista.

Cosa consiglieresti ad una ragazza che volesse intraprendere la carriera di performer?

Di riconoscere le sue doti e puntare su quelle senza imitare nessuna e senza stereotipi ormai visti e rivisti. Ogni burlesquer deve avere qualcosa da dire al pubblico, qualcosa di nuovo o quantomeno di interessante. Altra cosa fondamentale: scegliere una buona insegnante. Una professionista che la possa indirizzare sulla strada giusta, che le insegni i trucchi del mestiere, che le spieghi i passi base, le camminate più famose, gli sguardi, le espressività in genere e appunto a spogliarsi con le giuste movenze e l’ironia che fa del Burlesque qualcosa di unico.

E come si inizia ad insegnare questa arte?

In Italia non esiste un vero e proprio diploma di Burlesquer, vi sono però numerosi corsi tenuti da professioniste che possono rilasciare attestati di partecipazione.

Con la frequenza dei corsi, la giusta esperienza "sul campo" con esibizioni e spettacoli e una predisposizione naturale all'insegnamento, si può approdare all'insegnamento. Mi farebbe veramente piacere se qualcuna delle mie allieve, un domani, decidesse di intraprendere questa strada. Sapere che insegnano ad altre ragazze ciò che io ho insegnato a loro sarebbe davvero una bellissima soddisfazione.

Quali progetti professionali tieni ancora come "sogni nel cassetto" da realizzare?

Il mio sogno nel cassetto lo tengo segreto... Nella speranza che si avveri...

Grazie by NOt only dreams


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