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INTERVISTA: Graziana Campanella (Jana), potenza Rock che irrompe in "the voice"


Ciao Graziana, raccontaci un po’ di te, come nasce la tua passione per la musica?

La mia passione per la musica nasce il 5 febbraio 1991, con me. Da quando ho memoria, confermato anche dai miei parenti, ricordo che ho sempre cantato. Ho sempre cercato qualche oggetto per simulare un microfono, ho sempre cercato una zona per simulare un palco, mi sono sempre scatenata nel sentire musica e già da allora si notava un mio interesse verso il rock.

Quali sono gli artisti che ti hanno ispirato di più e ti hanno avvicinato al genere rock?

gli artisti che da piccola mi hanno influenzato e che mi hanno fatto capire che il genere in cui mi sento a mio agio è il rock sono numerosi. La prima canzone che ho cantato è stata Mistero di Enrico Ruggieri,così mi ricorda mia madre; poi da 8 anni ho iniziato ad ascoltare music-cassette con artisti vari, tipo Vasco Rossi (i primi album), Muse, Skunk Anansie per poi verso i 12 anni, The Darkness, Jeff Buckley e Police; crescendo ho conosciuti artisti che mi hanno aperto altre prospettive al rock come Janis Joplin, Led Zeppelin, Black Sabbath, Patti Smith, Jefferson Airplane. Artisti che univano al rock una radice blues che mi rappresenta appieno. Ma anche Grateful Dead, Pink Floyd, Ac/Dc, Doors, Queen, David Bowie, The Who e l’elenco potrebbe continuare all’infinito perchè continuo sempre a cercare nuova musica per ispirarmi.

Cosa ti ha convinta a partecipare al programma “the voice”?

L’idea è nata dopo una chiacchierata con un amico che mi ha invitato a partecipare. Non sono una grande fan dei talent, ma ho voluto provarci per mettermi in discussione, per testare un terreno a me non familiare, per sfidarmi e per divertirmi facendo una bella figura. In più aggiungerei, portando un po’ di rock in tv che è così ghettizzato.

Con la partecipazione al programma, hai avuto la possibilità di farti conoscere al grande pubblico che ti ha amata da subito per il carisma e la potenza della tua timbrica. Qual èstato il momento più emozionante esignificativo che hai vissuto?

Il momento più emozionante è stato decisamente salire sul palco per la Blind. Trovarsi 4 sedie enormi girate che ospitano coach che dovranno sceglierti è un forte impatto. Altri bellissimi momenti li ho passati con i compagni del team, tante risate.

Quale è la cosa che hai imparato di più durante il percorso fatto con la tua coach Cristina Scabbia?

Cristina e anche Dani Macchi (il suo vice coach) mi hanno insegnato a fidarmi di più del mio talento, a mostrarmi presente e fiera sulla scena, ad essere completamente padrona della scena senza timore. Rispettandoli molto, le loro parole mi hanno dato un bello scossone, quello che mi serviva forse per fare un salto più grande.

Rivedendoti con il senno del poi, avresti voluto fare qualcosa di più nel corso della gara o pensi di avere comunque fatto tutto ciò che potevi?

Credo di aver dato il massimo, almeno emotivamente. Sicuramente delle imperfezioni tecniche ci sono state, ma la musica non è solo tecnicismo per quanto mi riguarda. Poi soprattutto il rock. Mi sarebbe piaciuto far uscire un po’ di più la mia vocalità, ma non è detto che non ci saranno altre occasioni. Me lo auguro.

E’ cambiata la tua vita dopo questa esperienza televisiva?

Al momento non è cambiata tanto AHAHAH Ho sicuramente molta più gente che mi segue sui social, molta più gente interessata ai miei concerti, ma credo che ci sia ancora tanto da lavorare per far emergere i veri effetti della partecipazione a The Voice.

Tu canti in tantissimi progetti live,quali sono quelli più importanti in cui sei impegnata per adesso?

Si, ho diverse bands che esprimono le mie diverse anime musicali. Il progetto più importante però è quello di musica originale inedita: Bluestone Valley (blues stoner psychedelic rock).

Il genere Rock secondo te è sottovalutato in Italia?Di cosa pensi ci sarebbe bisogno per dare più risalto al movimento ? Di certo portare un brano come ‘Living after midnight’ in prima serata televisiva, in questo senso, già è un bel passo in avanti !

Certo! come scrivevo prima, sono molto contenta di esser riuscita a portare un po’ di rock in tv. L’ambiente rock/metal è molto underground, il che significa che chi è interessato al genere lo segue e lo supporta da vicino, non attraverso uno schermo. Ma purtroppo si sta tendendo sempre più a creare una frattura fra questo mondo e quello più mainstream, perchè quest’ultimo a idea di alcuni valuta solo l’aspetto commerciale e non lo spirito del genere. Tendenza che è creata da una parte dai ‘rockettari’/’metallari’, dall’altra da un pubblico medio che vede questo genere solo come rumore. In sostanza, il mondo metal vuole tutto rimanga sempre underground e vicino a loro. E’ già un guaio se hanno successo all’estero, figuriamoci se vanno in televisione.... Ho voglia di trasformare queste abitudini e questi modi di pensare, perchè uscire dal circuito underground non significa abbandonarlo o rinnegarlo o essersi commercializzati scadendo di qualità produttiva musicale.


Quali altre passioni coltivi oltre la musica?

Adoro cucinare e vedere film. Ma grandi passioni oltre la musica non ne ho, se ti dedichi con tutto il cuore alla musica, tempo da dedicare ad altre passioni non ne hai.

Pensi che i social siano fondamentali oggi per farsi conoscere nell’ambiente musicale ?

I social ormai sono una realtà che contribuisce fortemente nel farsi conoscere al pubblico, ma a volte non è così reale. Fa perdere quello che è il vero contatto fra chi è sul palco e chi è sotto il palco. Fortunatamente ci sono ancora circuiti dove, attraverso il social, si arriva comunque a un contatto reale. Il social deve essere un mezzo, non un fine. Avere 10000 followers su Instagram e poi 10 persone a un tuo concerto che senso ha?

Scrivi canzoni tue? Che differenza c’è secondo te tra interpretare una cover o cantare un brano inedito?

si, con i Bluestone Valley. Una differenza c’è: quando interpreti una canzone scritta da un altro puoi provare a metterti nei suoi panni, provare a sentire quello che lui voleva trasmettere con quel testo, provare a cercare qualcosa nella tua vita che ti riporta a quell’emozione, fare tuo il testo. Quando la canzone la scrivi tu, tutto questo avviene naturalmente e le emozioni sono ancora più vere.


Progetti futuri? Di sicuro sarebbe bello vedere uscire un tuo cd !

Il progetto a cui sto lavorando maggiormente è proprio l’album d’esordio dei Bluestone Valley, la cui uscita è prevista entro il 2018.

grazie per la tua intervista!!!


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